La mia capufficio 50enne mi ha fatto un pompino nel bagno della mensa

La mia capufficio di 50 anni è una delle donne maggiormente provocanti che io abbia mai conosciuto e quella volta che mi fece un pompino non posso assolutamente dimenticarla, visto che questa calda donna matura ha reso un momento intenso in uno indimenticabile che mi ha fatto impazzire dal piacere.

Anna, la mia capufficio, è una donna matura e sexy che ama essere sempre in forma e che con noi dipendenti ha un modo di fare particolarmente amichevole.
Proprio grazie a questo suo modo di fare particolare posso dire che questa donna riesce non solo a riscuotere un grande successo tra noi dipendenti ma, allo stesso tempo, è anche molto desiderata, visto che il suo ruolo, seppur non viene messo in discussione, non è quello del classico capo che ti sta addosso.

Con me, in particolar modo, questa donna sensuale adotta un modo di fare particolarmente piacevole, visto che cerca sempre di dialogare e allo stesso fa tutto il possibile per farmi sentire a mio agio, rendendo ogni singolo istante piacevole. Proprio durante una di queste particolari conversazioni sono venuto a conoscenza di diverse informazioni che riguardano questa bomba di sensualità, che cerca sempre di essere una persona semplice.
Ho scoperto che lei ha 50 anni e che vive da sola dopo un divorzio tutt’altro che semplice e che ama divertirsi come se fosse una giovane ragazza e proprio questo genere di caratteristica l’ha resa ancora più attraente ai miei occhi.
E poi posso dire che come donna Anna non è assolutamente da buttare e anzi, ha un modo di fare incredibilmente sensuale, specialmente quando arriva il fine settimana, dove possiamo vedere una capoufficio ancora più sensuale.

Posso dire che con Anna ho stabilito un rapporto piuttosto piacevole e unico e che in molte occasioni abbiamo condiviso dei momenti particolari, specialmente quando lei mi convoca in ufficio per qualche pratica.
Una di queste volte mi è capitato di sistemare il computer della mia capufficio e mentre operavo le sue sensuali mani mi toccavano le spalle e la schiena e sentivo i suoi commenti e complimenti sul mio fisico e questo mi faceva pensare che ci stava spudoratamente provando con me.
Il massaggio, quella volta si faceva sempre più intenso e io alla fine ho deciso di allungare le tempistiche di lavorazione proprio per godermi questo particolare momento, rendendo quella mattinata unica.
Ero veramente eccitato nel sentire le calde mani di Anna che mi massaggiavano e sentire il mio uccello che lentamente diventava duro rendeva la situazione da una parte imbarazzante, ma dall’altra incredibilmente eccitante.
La donna sicuramente si era accorta di questo mio stato particolare e il massaggio diventava sempre più intenso: Anna accarezzava anche il mio petto e ogni volta che le sue mani sfioravano il mio corpo, sentivo una grande voglia di scoparla senza tregua, ma volevo evitare di comportarmi in quel modo, anche perché preferivo fosse lei a prendere l’iniziativa.
Così, dopo qualche minuto di passione trascorso in questo modo, ho deciso di lasciare che la donna continuasse a comportarsi in questo modo e terminato il lavoro svolto al suo computer, sono tornato nel mio ufficio, ripensando a quel particolare momento dove una bella e vogliosa cinquantenne stava giocando con il suo modo di fare sensuale e mi provocava ripetutamente.

Arrivata la pausa pranzo, io come sempre mi sedevo nella mensa a parlare con i miei colleghi dei diversi argomenti di lavoro e non solo e tra una risata e l’altra mi sono accorto che Anna, quella volta, continuava a fissarmi.
Mi sentivo quasi sotto controllo e non riuscivo a capire cosa avessi combinato di grave per essere sottoposto a questa sorta di comportamento da parte della donna.
Passavano i minuti e mi accorgevo che gli occhi di Anna, vestita in modo più provocante del solito, quasi mi inchiodavano alla sedia della mensa, senza pietà.
Poco dopo la mia capoufficio mi aveva fatto un semplice gesto per attirare la mia attenzione e io, cordialmente, mi sono congedato dai miei colleghi e mi sono avvicinato a lei: la donna, con fare molto semplice ma stavolta anche sensuale, mi aveva chiesto se potevo andare nuovamente nel suo ufficio per sistemare il computer.

Assieme ci stavamo recando verso la sua stanza ma, improvvisamente e senza farsene accorgere dagli altri colleghi presenti nella mensa, Anna mi aveva spinto nei bagni e mi si era praticamente gettata addosso per baciarmi. Dopo aver chiuso la porta del bagno con la chiave, sfruttando il fatto che quella stanza spesso era oggetto di riparazioni e chiusure improvvise, Anna lentamente mi accarezzava e baciava sostenendo di avere una strana voglia e di volersi sfogare.

Io, da una parte terrorizzato, avevo l’occasione di stare con una bella donna adulta vogliosa del mio enorme uccello e quindi, senza pensarci due volte, mi sono lasciato andare.
L’avevo fatta sedere nel marmo del lavandino del bagno della mensa e passando una mano sotto la sua gonna, mentre ricambiavo le effusioni le stuzzicavo la fica, facendo gemere di piacere.
Anna era tutto un fuoco e quasi le sue urla di piacere venivano sentite fuori dalla porta del bagno.
La calda fica di Anna, totalmente rasata, mi faceva impazzire dal piacere, ance perché lei sembrava vibrare mentre si faceva toccare il suo incredibile e voglioso sesso, cosa che mi eccitava come un pazzo e mi faceva diventare la banana dura come il marmo.
Poco dopo Anna aveva deciso di ricambiare le mie prestazioni e di farmi scoprire come una bella matura usava perfettamente la sua bocca.

Anna mi aveva slacciato i pantaloni e aveva preso il mio uccello in bocca, rapidamente, quasi senza preavviso. Stavo godendo perché la calda bocca di Anna sapeva esattamente come stimolare il mio immenso uccello, facendomi provare una sensazione di piacere intensa, quasi senza sosta.
La bocca ingorda di Anna proseguiva nello stuzzicare la mia banana e la sua lingua lentamente assaporava ogni centimetro del mio enorme cazzo, duro come il marmo.
Ma la cosa che mi faceva eccitare maggiormente erano le mani di Anna, che sfioravano il mio uccello e le mie palle gonfie. Quella sensazione di piacere provata rendeva ogni singolo istante magico e il mio cazzo sembrava quasi diventare sempre più duro e voglioso di scoparsi questa bella e focosa donna adulta.

La sua bocca vogliosa e le labbra carnose rendevano inoltre ogni singolo istante ancora più piacevole, visto che la mia capoufficio proseguiva nel succhiare e stimolare il mio enorme cazzo.
Un pompino che oso definire perfetto, consumato con immensa passione e soprattutto fatto in maniera talmente lenta, piacevole e costante, quasi da lasciarmi senza fiato.
Dopo qualche minuto di intenso piacere, la mia grande banana non ha potuto fare altro se non esplodere e venire in faccia a quella porcellona di Anna, che con il suo modo di fare era stata davvero in grado di farmi sperimentare dei momenti di piacere solamente con la sua calda e vogliosa bocca.

Anna, dopo essersi sistemata, aveva subito messo in chiaro che quella pompa non sarebbe stata l’unica e che, appena poteva, avrebbe fatto il possibile per sperimentare nuovamente con me quelle sensazioni di estremo piacere e andare oltre il limite.
Per questo il sabato, quando io faccio il turno extra e dove i miei colleghi tornano a casa per pranzo, il bagno della mensa è diventato il nostro luogo preferito dove divertirci senza sosta.

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